Marco Manzo, artista romano classe 1968, è un tatuatore e piercer di fama internazionale. E’ inoltre visual artist , scultore e operante nel settore del design.
E’ stato curatore al Senato della Repubblica presso la Sala degli Atti Parlamentari Giovanni Spadolini dei “Nuovi Autorevoli Linguaggi dell’Arte contemporanea nel XXI secolo” il 10 di settembre 2019, contesto in cui ha anche presentato la sua intera produzione artistica ed il “Manifesto del tatuaggio ornamentale”.
Numerose sono state le sue Mostre e performance in luoghi istituzionali, dove ha lavorato sia in veste di artista che di curatore. Uno degli ultimi obiettivi che ha raggiunto è stato quello di portare il tatuaggio nei Musei d’arte contemporanea, nelle loro collezioni ,nelle grandi mostre e nei monumenti pubblici come autorevole linguaggio e ad ottenere una credibilità istituzionale parimenti alle arti maggiori segnando così una nuova tappa nel percorso della storia dell’arte e dando lustro all’Italia nel mondo. Questo traguardo ha determinato un cambiamento di visione a livello sociale di una pratica che veniva spesso associata ad ambienti di emarginazione e che, grazie a queste esposizioni ed eventi , ha acquisito una nuova percezione , riconosciuta anche in contesti nei quali sino ad ora era vista come un qualcosa da dover nascondere , assurgendo invece a nuovo simbolo di eleganza, raffinatezza ed arte contemporanea, come evidenziato dall’Alta Moda 2015 ed approfondito nella Rassegna TATUARTI al Museo MACRO di Roma con interventi tra i quali quello del Presidente della Associazione Nazionale Sociologi. L’ affermazione “Nuova tappa della storia dell’arte” è stata evidenziata non soltanto da eminenti ed autorevoli storici e critici d’arte, ma anche da circa cento testate giornalistiche. E’ stato in mostra presso la 58 Esposizione Internazionale d’Arte- la Biennale di Venezia, artista invitato , presso il Padiglione Nazionale Guatemala. All’interno della Biennale, ha trattato il tema del femminicidio proposto dalla Curatrice Stefania Pieralice e dal Ministro della Cultura del Guatemala Elder Suchite Vargas, argomento di grande attualità non solo nel paese ospitante ma in tutto il mondo, con venti sculture in marmo statuario di Carrara, riportando su di esse tatuaggi ornamentali- di cui è precursore e teoreta- e motivi riconducibili al paese ospitante, tra i quali vale la pena sottolineare “La leggenda della Tatuana” , ispirata da uno scritto del Premio Nobel Miguel Angel Asturias.
Nel “Manifesto del tatuaggio Ornamentale”, di cui Manzo è autore , pubblicato sul Catalogo ufficiale del Padiglione Guatemala alla Biennale , Il corpo femminile non è più il soggetto da rappresentare ma la forma d’Arte stessa”: il Manifesto , è stato anche pubblicato sul catalogo ufficiale del museo Macro di Roma, presentato durante la mostra personale “Marco Manzo”, tenutasi presso il Complesso del Vittoriano-Ala Brasini ; è stato pubblicato anche sul catalogo Marco Manzo in occasione di Art Basel Miami Beach.
Durante la sua carriera Manzo è riuscito a fondere insieme le modalità di espressione più variegate e a creare un personale quanto riconoscibile e riconducibile linguaggio che, nel tempo, ha conquistato i contesti più eterogenei. Famosi i suoi matrimoni e le sue contaminazioni tra tatuaggio e scultura, design, video-art, arti digitali, musica, alta moda e motori. L’unicità, l’irriproducibilita’ e l’innovazione sono gli elementi distintivi propri della sua arte incisoria su corpo umano.
In una performance dell’Alta Moda Roma ospitata presso il MAXXi e al MACRO di Roma, le sue opere sono state presentate come: ‘’espressione d’arte contemporanea ed alta moda’’ e , con la grande mostra ‘’Tattoo Forever’’, evento che oltre ad aver avuto il contributo di Achille Bonito Oliva, l’ha visto in veste non solo di artista, ma anche di curatore , ha legittimato insieme ai Beni Culturali, al Comune di Roma ed al Museo d’Arte Contemporanea il tatuaggio come nuova forma d’arte .
Tra le sue esperienze, ha partecipato come artista invitato dai curatori Stefania Pieralice e Daniele Radini Tedeschi alla 16.ma Biennale di Venezia Architettura-Padiglione Guatemala , è stato curatore ed artista al Macro di Via Nizza per la rassegna “TATU-ART(I)” , ed ha esposto la propria produzione in una personale presso il Complesso del Vittoriano-Ala Brasini : oltre cento opere tra foto dei suoi tatuaggi, sculture in marmo, bronzo, alluminio e ceramica .
Vincitore di oltre 75 premi nazionali e internazionali, è stato anche designer ufficiale BMW per una moto-arte, moto del novantesimo anno pezzo unico da collezione, che ha avuto visibilità a livello mondiale ed ha goduto di più comunicati stampa da parte della famosa casa tedesca.
E’ stato inoltre vincitore del primo premio assoluto alla 45esima edizione del Premio Sulmona, presieduto da Vittorio Sgarbi , riconoscimento tra i più storici in campo artistico , oltre che del Premio Centro di Soriano nel Cimino, entrambi su invito dello Storico e critico Giorgio Di Genova.
Oltre alle numerose mostre e performance tenutesi in luoghi istituzionali, ha interagito e collaborato con autori appartenenti al mondo della musica e del cinema, tra cui la regista e attrice Asia Argento, con cui ha realizzato alcune performance intitolate ”Asia Argento va in altalena” e “Diorama d’Aria” ,o “Stigma” insieme alla Top model e icona dell’ Alta Moda, Maria Carla Boscono
Ha anche realizzato la ‘’Cheyenne Pen Gold – Special Edition Tattoo Forever’’, contestualizzata come opera d’arte al già citato MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma ed utilizzata per gran parte della sua produzione artistica e per la realizzazione delle sue celebri sculture.
Negli anni la sua opera omnia cattura l’interesse dei principali critici d’arte, riviste del settore e mass media, che all’unanimità lo identificano come uno dei più famosi e autorevoli artisti dell’arte ornamentale, principalmente eseguita su corpo e su scultura.
Assieme allo scultore Alessandro di Cola, è stato ideatore di ‘’Back Music’’, installazione monumentale e interattiva che ha visto la partecipazione ai suoni del cantautore Max Gazzè. ’Back Music’’, artefice di un prezioso dialogo tra arte visiva e musica, è nata come simbolo della manifestazione ‘’Lungo Tevere Roma 2017’’ ed ha avuto importanti contributi da parte di professionisti appartenenti a vari settori del mondo dell’arte, vantando un’interazione di 2 milioni di persone e una produzione di 6 milioni di opere tra proiezione e arte digitale. Assieme al pittore Daniele Bongiovanni ,ha realizzato la perfomance ‘’Art4Art’’, opera in cui tatuaggio, scultura e pittura s’incontrano per generare nuove esperienze, all’interno della mostra che ha trattato il tema sociale della pace.
Manzo , nel corso della sua carriera, è stato in mostra come protagonista accanto ad altri grandi nomi dell’arte antica, moderna e contemporanea, quali Tiepolo, Guido Reni, Balla, Fontana, De Chirico, Mitoraj .
Le opere di Manzo, sono state a vario titolo acquisite dalle collezioni permanenti dei Musei Limen di Vibo Valentia, Fondazione Logudoro Meilogu Museo d’arte Contemporanea FLM di Banari Samac di Benevento Museo Civico di Praia a Mare-Sezione arte contemporanea Biblioteca Vallicelliana di Roma . Inoltre, una sua opera “Evoluzione di una donna tatuata”e alcune foto di suoi tatuaggi fanno parte della collezione dell’Ambasciata d’Italia a Kabul, a simboleggiare l’importanza della donna nei colloqui di pace, come citato dal comunicato stampa dell’Ambasciata in cui si evidenzia come Manzo sia “..L’artista italiano che ha introdotto il tatuaggio nel mondo dell’arte e che è reduce da una personale al Vittoriano di Roma, è impegnato nella preparazione di una istallazione di denuncia del femminicidio e della violenza contro le donne per la Biennale Arte di Venezia 2019 “..
Manzo ha realizzato performances in luoghi istituzionali , nelle quali ha trattato temi dal forte impatto sociale: si pensi a “Il Valore sociale del tatuaggio”, contro il femminicidio e la violenza sulle donne, tenutasi a Venezia nell’ambito della 58. Biennale d’Arte , o a Tattoo for peace nell’ambito della mostra Tattoo Forever al Macro, da lui curata, col contributo ed il supporto di numerosi artisti di tutto il mondo, tra i quali il premio Nobel Dario Fo.
La bibliografia sulle opere di Manzo è presente all’interno dei volumi “Percorsi d’Arte in Italia 2017” a cura di Giorgio di Genova, “Atlante dell’Arte Contemporanea” De Agostini, del quale ha curato nell’ultima edizione la nuova sezione dedicata al tatuaggio, “Città reali, città immaginarie” di Carla Guidi, ( testo presentato alla Sala Matteotti Camera dei Deputati il 12 giugno 2023 dove al contempo è stata illustrata la produzione artistica di Manzo) , oltre che su numerosi cataloghi mostra. Le sue opere sono inoltre in copertina di più volumi.
E’ stato intervistato da tutti più importanti quotidiani e riviste e vanta oltre 150 interventi su Tg nazionali. E’ stato presentato più volte dai media come “eccellenza Italiana nel mondo” , che ha contribuito con la sua innovativa concezione artistica ed il suo stile ad ampliare l’interesse dei giovani al mondo dell’arte contemporanea , influenzando parte della produzione artistica mondiale. Alcuni dei concetti di cui è precursore, in particolare, hanno suscitato estremo interesse in critica, pubblico ed addetti ai lavori: tra di essi , quello di “arte per fare arte” e quello di “eternità della produzione artistica”, creando cambiamenti positivi nell’ambito della percezione sociale.
Dal Marzo 2024 , durante tutto il periodo del Giubileo e fino a data da destinarsi, sarà presente una installazione “Marco Manzo“ presso la Chiesa Santa Maria dei Miracoli Piazza del Popolo a Roma composta da 25 opere : tra queste , la Croce Monumentale Gloriosa dei Miracoli sarà acquisita nella collezione Zichichi,mentre la Croce Gloriosa dei Miracoli in ceramica sarà acquisita nel patrimonio artistico permanente della Chiesa. L’opera ha rappresentato una tappa fondamentale nell’accettazione da parte della Chiesa di una forma d’arte non convenziole ad essa ovvero il tatuaggio.
Nel Maggio 2024 il MET Metropolitan Museum Of Art di New York ha ricevuto in donazione da un collezionista privato , 65 opere ( lastre ) di Manzo, in occasione di una Lectio Magistralis sul Maestro. In occasione dell’esposizione Art Basel Miami Beach tenutasi Miami nel Dicembre del 2024, Manzo ha partecipato in quanto artista invitato con l’installazione “ Lastre” formata da 65 opere (già in mostra in occasione della 16° Biennale di Venezia Architettura e con prove di autore donate al MET). In occasione della sua presenza , l’Ufficio di cultura italiana a Miami ha ricevuto una foto scattata durante una performance ( il valore sociale del tatuaggio) alla Biennale di Arte di Venezia ritraente una donna in gondola, tatuata dall’artista.